Teatri di Pietra del Casertano 2013... (r)esistenza

Teatri di Pietra è un progetto nato nel casertano nel 1999 con la riapertura dell'Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere.
Da allora è solo cresciuto , a macchia di leopardo,  creando quella rete culturale che oggi ragguppa cinque regioni stabilmente ( Toscana, Lazio, Campania, Basilicata; Sicilia) e altre in corso di verifica ( Sardegna e Puglia). Oltre quaranta siti archeologici e monumentali molte volte sconosciuti ai più e alle stesse cittadinanze che li ospitano.
Le buone pratiche ( per quanto sofferte) maturate in collaborazione con la Soprintendenza archeologica - allora di Napoli e Caserta, poi di Caserta e oggi di Salerno, Avellino,Benevento e  Caserta hanno fatto scuola in Sicilia e nel Lazio, i protocolli d'intesa e gli Accordi di Programma sono stati ripresi, ampliati e in alcuni casi, sviluppati in diverse sedi. Tutto questo prima  che la valorizzazione diventasse un "business" con i fondi europei o che venisse ridotta  e mortificata a una pratica per la vendita e la diffusione di  prodotti tipici.
Valorizzazione, cultura dei territori, promozione, ma anche teatro, nuovi linguaggi, sperimentazione e rete culturale  .... per Teatri di Pietra non sono stati slogan o titoli per programmi di buone intenzioni quanto una pratica costante.

Ad oggi, con difficoltà, Teatri di Pietra in Campania - dopo l'ottimo risultato di Classico'900 a Napoli alla Villa Imperiale di Pausylipon , torna a casa, nel casertano, grazie all'apporto del Comune di Piedimonte  Matese che purtroppo rischia di essere l'unico appuntamento: tra le elezioni recenti di Teano, l'assenza di risorse di Alife, Sessa Aurunca, l'indifferenza di S.M.Capua Vetere sembra essere tornati indietro di quindici anni. Non è male o poco,è che Teatri di Pietra è un progetto di "rete" culturale per la valorizzazione attraverso lo spettacolo dal vivo, nato proprio nel casertano .... quindi questa situazione di stallo... .addolorae dispiace.

Quella Terra di Lavoro più ricordata per i processi celebrati a Santa Maria Capua Vetere, per i fatti di camorra portati alla ribalta da Saviano e tanti altri meno noti, che con i Por 2000/2006  ha beneficiato di centinaia di milioni di euro per il restauro e la fruizione del suo patrimonio archeologico/ monumentale,  che con i fondi 2007-2013 ha inventato festival e sagre un po dovunque, non riesce ad amare il suo territorio e a farne una priorità, un investimento...
Per fortuna il 22 agosto arriva Pulcinella - e la Maschera è ancora in grado, attraverso il rito, di far magie!


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